Facondino di Tadino

Padre della patria di Gualdo Tadino

San Facondino (Tadinum, intorno al 300 – Tadinum, 28 agosto 350) è stato un vescovo romano, vescovo di Tadinum, città romana sulla Via Flaminia, a 117 miglia da Roma; è venerato come santo dalla Chiesa cattolica. Gualdo Tadino gli attribuisce il titolo di "padre della patria di Gualdo" (in latino pater patriae Tadinum). Alla sua memoria liturgica è collegata quella del suo arcidiacono Gioventino che, come era normalmente in uso in quei tempi, sembra sia stato il suo successore. Già nell'Alto Medioevo la festa di San Facondino era celebrata il 28 agosto mentre quella di San Gioventino il 2 settembre. La rilevanza della festa era tale che ricorrendo il 28 agosto la data della morte di sant'Agostino, nel territorio tadinate sant'Agostino era ricordato il giorno successivo.

Cenni biografici

Il vescovo eremita

Secondo documenti storici e archeologici sarebbe vissuto agli inizi del IV secolo ed è nell'elenco dei Vescovi che avevano la sede nel "Canale" i quali, pur non andando di persona, con lo scritto approvarono i decreti del Concilio di Sardica del 343. Di lui sono ricordate le lunghe veglie notturne di preghiera sul Monte Serrasanta, la premura in particolare per i bambini, per i poveri e le vedove e la vigilanza contro le penetrazioni delle dottrine eretiche tra i suoi fedeli.

Nel 2007 la parrocchia di San Facondino ha deciso di finanziare la pubblicazione del Lezionario di San Facondino, ancora inedito. Si tratta di un antico testo agiografico trecentesco che narra la figura del Vescovo-eremita che operò nell'antica diocesi di Tadino. L'opera è stata curata da Maria Cristina Anderlini ed è la prima edizione critica del testo, il cui originale è oggi conservato nel codice 7853 della Biblioteca Apostolica Vaticana.

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